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860. Un fronte meteorologico è:

a) la superficie di contatto, e pertanto di discontinuità, tra due masse d’aria aventi caratteristiche di temperatura, pressione e umidità differenti.
b) l’intersezione tra una massa d’aria e la superficie terrestre.
c) la massa di nubi di altezza media tra 2000 e 6000 m.


935. Il fronte:

a) è quella linea di separazione sussistente tra due correnti di stessa intensità ma con verso opposto.
b) è la linea che separa due strati di cumuli-nembi e nembo-strati.
c) è una linea che esprime la superficie di contatto o di discontinuità che separa due masse d’aria.


877. Che tipo di fronte è rappresentato in figura?

a) fronte caldo.
b) fronte freddo.
c) fronte occluso.


878. Che tipo di fronte è rappresentato in figura?

a) fronte freddo.
b) fronte occluso.
c) fronte caldo.


879. Che tipo di fronte è rappresentato in figura?

a) fronte freddo.
b) fronte stazionario.
c) fronte caldo.


880. Che tipo di fronte è rappresentato in figura?

a) fronte occluso.
b) fronte stazionario.
c) fronte caldo.


862. Quando un fronte si definisce freddo?

a) quando una massa d’aria fredda (quindi meno umida ma più densa) si avvicina e si incunea sotto a una massa relativamente più calda (più umida e più leggera), facendola salire e determinando un raffreddamento della regione in cui transita.
b) quando una massa d’aria più calda (quindi anche più umida) si avvicina a una relativamente più fredda (e meno umida), scorrendovi sopra.
c) quando una massa d’aria si interseca con la superficie terrestre.


861. Quando si ha un fronte caldo?

a) quando una massa d’aria calda (quindi anche più umida) si avvicina a una relativamente più fredda (e meno umida), scorrendovi sopra.
b) quando una massa d’aria fredda (quindi meno umida ma più densa) si avvicina e si incunea sotto a una massa relativamente più calda (più umida e più leggera), facendola salire.
c) quando una massa d’aria si interseca con la superficie terrestre.


863. Come può definirsi un fronte stazionario?

a) un fronte che non presenta alcun movimento, ossia nessuna delle masse d’aria interessate invade sensibilmente la zona occupata dall’altra.
b) la sovrapposizione di un fronte caldo e un fronte freddo.
c) un fronte che presenta un movimento verticale, tale da generare nubi denominate cirri.


856. Come si definisce il fenomeno atmosferico generato dalla sovrapposizione di un fronte freddo e di un fronte caldo?

a) fronte occluso.
b) fronte tropicale.
c) fronte equatoriale.


963. Quali sono gli effetti di un fronte freddo?

a) il rapido sollevamento dell’aria calda genera nubi di tipo cumulonembo, generando fenomeni meteorologici anche violenti come rovesci, temporali e vento forte.
b) l’aria calda, raffreddandosi, causa piogge leggere al passaggio del fronte.
c) nebbia da irraggiamento.


931. Al passaggio di un fronte freddo, la pressione:

a) sale bruscamente.
b) diminuisce dietro, alle spalle del fronte, e dopo di nuovo aumenta repentinamente.
c) diminuisce.


940. Generalmente, al passaggio di un fronte freddo:

a) la pressione diminuisce in modo irregolare, inoltre la temperatura e l’umidità sono in aumento.
b) la visibilità peggiora, vi sono nubi di tipo altostratiforme e nebbie.
c) la pressione aumenta bruscamente, il vento rinforza con raffiche.


961. Se la pressione sale bruscamente, cosa possiamo attenderci:

a) il passaggio di un fronte freddo.
b) il passaggio di un fronte caldo.
c) il passaggio di un fronte occluso.


960. In genere, nella zona che precede un fronte caldo:

a) la pressione aumenta rapidamente.
b) si ha pioggia intermittente.
c) la pressione cade rapidamente.


962. Quali sono gli effetti di un fronte caldo?

a) il rapido sollevamento dell’aria calda genera nubi di tipo cumulonembo generando fenomeni meteorologici anche violenti come rovesci, temporali e vento forte.
b) l’aria calda, raffreddandosi, causa piogge leggere al passaggio del fronte.
c) nebbia da irraggiamento.


947. Un fronte stazionario indica:

a) una persistente situazione di stallo e di maltempo.
b) un fronte attivo di temporali.
c) un fronte che si muove poco.