arrow_back QUIZ VELA
rimangono
250
ERRORI
0

⚙️ PERSONALIZZA:



1 Lo scafo di un’unità navale a vela è la parte immersa della deriva.

VERO
FALSO


2 Lo scafo di un’unità a vela è la struttura galleggiante e portante della stessa.

VERO
FALSO


3 La presenza del bulbo zavorrato in un’unità navale a vela ha la funzione di fornire alla stessa una maggiore stabilità per contrastare le azioni esterne (vento).

VERO
FALSO


4 La presenza del bulbo zavorrato in un’unità navale a vela ha la funzione di offrire alla stessa una maggior penetrazione alla prua, tale da farle raggiungere velocità più elevate.

VERO
FALSO


5 La vela si orienta in relazione al flusso del vento.

VERO
FALSO


6 Per andatura si intende la direzione verso cui la stessa procede rispetto alla direzione di provenienza del vento.

VERO
FALSO


7 Per andatura si intende la velocità raggiunta dall’unità navale a vela rispetto alla direzione di provenienza del vento.

VERO
FALSO


8 Quando l’unità a vela si muove a favore di vento, il vento apparente equivale alla differenza tra il vento reale e quello di velocità dell’unità navale stessa.

VERO
FALSO


9 Quando l’unità a vela si muove a favore di vento, il vento apparente, corrisponde alla somma tra il vento reale e quello di velocità dell’unità navale.

VERO
FALSO


10 Quando l’unità a vela si muove controvento, il vento apparente corrisponde alla somma tra il vento reale e quello di velocità dell’unità navale.

VERO
FALSO


11 Quando l’unità a vela si muove controvento, il vento apparente è pari al vento di velocità dell’unità navale stessa.

VERO
FALSO


12 Durante la navigazione di una unità a vela, il vento apparente è sempre orientato più a proravia rispetto al vento reale.

VERO
FALSO


13 Durante la navigazione di una unità a vela, il vento apparente, è sempre orientato ortogonalmente rispetto al vento reale.

VERO
FALSO


14 Durante la navigazione a vela, il vento apparente ha un’intensità tanto maggiore quanto più l’unità navale procede verso la direzione da cui proviene il vento.

VERO
FALSO


15 Durante la navigazione di una navale a vela, il vento apparente ha un’intensità tanto maggiore quanto più l’unità navale si discosta dalla direzione da cui proviene il vento.

VERO
FALSO


16 Per andatura di “bolina” si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 135° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


17 Per andatura al “traverso” si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 45° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


18 Per andatura di lasco si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 45° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


19 Per andatura di poppa si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 90° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


20 Procedendo di bolina, la velocita avvertita dell’unità a vela sembra elevata perché l’intensità del vento percepita risulta superiore rispetto a quella reale.

VERO
FALSO


21 Procedendo di bolina, la velocita avvertita dell’unità a vela sembra elevata perché l’intensità del vento percepita risulta inferiore rispetto a quella reale.

VERO
FALSO


22 Procedendo di poppa, la velocita avvertita dell’unità a vela sembra minore perché l’intensità del vento percepita risulta inferiore rispetto a quella reale.

VERO
FALSO


23 Procedendo di poppa, la velocita avvertita dell’unità navale a vela sembra minore perché l’intensità del vento percepita risulta superiore rispetto a quella reale.

VERO
FALSO


24 Per “settore di bordeggio”, o “angolo morto”, si intende quel settore controvento entro il quale una unità a vela non può indirizzare la sua prua per mancanza di portanza delle vele.

VERO
FALSO


25 Per “settore di bordeggio”, o “angolo morto”, si intende quel settore entro il quale una unità a vela può navigare al fine di aumentare la velocità per raggiungere una determinata destinazione.

VERO
FALSO


26 Un temporaneo aumento dell’intensità del vento reale (raffica) comporta una favorevole variazione della direzione del vento apparente per assumere un migliore angolo di bolina.

VERO
FALSO


27 Una temporanea attenuazione dell’intensità del vento reale comporta una favorevole variazione della direzione del vento apparente per assumere un migliore angolo di bolina.

VERO
FALSO


28 L’angolo di incidenza risulta essere l’angolo formato tra la direzione del vento apparente e quella verso cui è orientata la vela.

VERO
FALSO


29 Il centro velico risulta essere il punto di applicazione della forza del vento apparente sulle vele e sull’opera morta.

VERO
FALSO


30 Il centro di deriva risulta essere il centro geometrico della superficie di deriva posto sotto la chiglia dell’unità a vela.

VERO
FALSO


31 Il centro velico e il centro di deriva si influenzano tra loro generando effetti che sono individuabili e prevedibili per ogni unità a vela.

VERO
FALSO


32 In condizioni di timone al centro, quando il centro velico è allineato con il centro di deriva, l’unità a vela si definisce “neutra” (né poggiera né orziera).

VERO
FALSO


33 In condizioni di timone al centro, quando il centro velico è allineato con il centro di deriva, l’unità a vela si avvicina alla direzione del vento (orziera).

VERO
FALSO


34 La posizione del centro velico nelle unità a vela dipende dalla superficie e dalla forma delle vele, dalla reciproca influenza tra le vele bordate e dalla messa a punto dell’attrezzatura.

VERO
FALSO


35 Per “planata” si intende lo stato in cui viene a trovarsi l’unità a vela navigando in condizioni di equilibrio dinamico sulla cresta dell’onda generato dal suo medesimo avanzamento.

VERO
FALSO


36 La “messa a segno” delle vele è generata dal vento apparente durante la navigazione.

VERO
FALSO


37 La pressione esercitata dal vento sulle vele dipende dall’angolo di incidenza.

VERO
FALSO


38 La pressione esercitata dal vento sulle vele dipende esclusivamente dal valore della prora assunta dall’unità.

VERO
FALSO


39 La forza di scarroccio risulta perpendicolare all’asse longitudinale dell’unità a vela.

VERO
FALSO


40 La forza di propulsione risulta perpendicolare all’asse longitudinale dell’unità a vela.

VERO
FALSO


41 L’albero di un’unità a vela inclinato verso poppa rende la stessa tendenzialmente orziera.

VERO
FALSO


42 L’albero di un’unità a vela inclinato verso prua rende la stessa tendenzialmente poggiera.

VERO
FALSO


43 La funzione delle stecche poste sulla randa è quella di conservare inalterata la forma della vela in qualsiasi condizione meteomarina.

VERO
FALSO


44 La funzione delle stecche poste sulla randa è quella di garantire l’ottimale indicazione della direzione del vento sulla vela?

VERO
FALSO


45 Con riguardo alla teoria della vela, il multiscafo ha una maggiore stabilità.

VERO
FALSO


46 Il bulbo zavorrato di un’unità a vela fornisce maggiore stabilità per contrastare l’azione esterna del vento.

VERO
FALSO


47 La stabilità di un’imbarcazione a vela è assicurata dal bulbo zavorrato.

VERO
FALSO


48 La vela tende, per sua natura, ad assumere una posizione neutra di 45° rispetto al flusso del vento e a ricevere una spinta in tale direzione.

VERO
FALSO


49 Per andatura si intende la direzione verso cui procede un’unità a vela rispetto alla direzione di provenienza del vento.

VERO
FALSO


50 Si chiama “bolina” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 45° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


51 Si chiama “lasco” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 135° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


52 Si chiama “traverso” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 90° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


53 Si chiama “lasco” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 90° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


54 Si chiama “poppa” o “fil di ruota” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 180° rispetto alla direzione del vento reale.

VERO
FALSO


55 Procedendo di bolina, a bordo il vento percepito risulta d’intensità superiore a quella reale.

VERO
FALSO


56 Procedendo di poppa la velocita avvertita dell’unità a vela sembra elevata perché l’intensità del vento percepita risulta superiore rispetto a quella reale.

VERO
FALSO


57 Il settore di bordeggio è la zona dello scafo di un’unità navale a vela che concorre a fornire la spinta velica e quindi ad incrementare la velocità della stessa in funzione della direzione del vento.

VERO
FALSO


58 Si intende per lato sottovento, la superficie sopravvento della vela che è sottoposta a una depressione.

VERO
FALSO


59 Il centro velico è il punto di applicazione della risultante delle forze dovute all’azione del vento sulle vele.

VERO
FALSO


60 È il centro velico il punto di applicazione della forza idrodinamica sullo scafo dovuta allo scarroccio.

VERO
FALSO


61 Il centro di deriva è il centro dello scafo a vela di piccole dimensioni.

VERO
FALSO


62 Il centro di deriva è il punto di applicazione della resistenza laterale che si oppone alle forze idrodinamiche esercitate sull’opera viva.

VERO
FALSO


63 Il centro velico e il centro di deriva servono per determinare il punto nave a vela.

VERO
FALSO


64 In condizioni di timone neutro (al centro), quando il centro velico è collocato a proravia del centro di deriva, l’unità navale a vela si allontanata dalla direzione del vento (è poggiera).

VERO
FALSO


65 In condizioni di timone neutro (al centro), quando il centro velico è allineato con il centro di deriva, l’unità navale a vela si definisce equilibrata (né poggiera né orziera).

VERO
FALSO


66 La posizione del centro velico per le unità navali a vela dipende dalla forma della vela, dalla reciproca influenza tra le vele bordate e dalla messa a punto dell’attrezzatura.

VERO
FALSO


67 La posizione del centro di deriva delle unità a vela dipende dalla forma delle vele.

VERO
FALSO


68 Si intende per sopravento, il lato dell’unità ubicato al di sotto del punto di applicazione del vento apparente.

VERO
FALSO


69 Si intende per sottovento, il lato dell’unità opposto rispetto a quello su cui batte il vento.

VERO
FALSO


70 La dizione di “mure a dritta/mure a sinistra” indica la parte prodiera dello scafo sulla quale si infrangono le onde.

VERO
FALSO


71 Per grasso della vela si intende la parte della vela più prossima alla tensione della drizza.

VERO
FALSO


72 Il piano velico è l’organizzazione delle vele di un’unità come da progetto ed è essenzialmente caratterizzato dal numero di alberi e dal tipo di vele a disposizione.

VERO
FALSO


73 Per portanza si intende il peso complessivo di tutte le attrezzature veliche imbarcate su un’unità a vela.

VERO
FALSO


74 Lo svergolamento della vela dipende dalla velocità del vento reale che aumenta in funzione dell’altezza da cui spira rispetto alla superficie del mare.

VERO
FALSO


75 Per “straorza” si intende l’improvviso cambio di prua verso la direzione di provenienza del vento, causato da una raffica o da un’onda particolarmente intensa.

VERO
FALSO


76 Per “strapoggia” si intende l’improvviso allontanarsi della prua dalla direzione del vento tale anche da causare una strambata.

VERO
FALSO


77 Per “raffica” si intende una particolare tipologia di venti, di rilevante intensità, che spirano prevalentemente da levante o da ponente.

VERO
FALSO


78 Per “scarroccio” si intende la traslazione laterale dell’unità a vela per effetto del vento esercitato sullo scafo durante la navigazione.

VERO
FALSO


79 Un’unità a vela scuffia quando si ribalta, immergendo l’albero anche fino a 180° rispetto alla posizione iniziale.

VERO
FALSO


80 Si intende per “smagrire” la vela il variare della superficie portante della stessa riducendone la sua concavità.

VERO
FALSO


81 Si dice “stringere il vento” il condurre l’unità a vela lascando quanto più possibile le vele, allontanando la prua dalla direzione dalla quale proviene il vento.

VERO
FALSO


82 Si dice “poggiare” il condurre l’unità a vela lascando quanto più possibile le vele, allontanando la prua dalla direzione dalla quale proviene il vento.

VERO
FALSO


83 La forza di propulsione risulta parallela all’asse longitudinale dell’unità navale a vela.

VERO
FALSO


84 La forza di scarroccio e la forza di propulsione hanno origine dalla forza risultante generata dal vento sulla superficie velica.

VERO
FALSO


85 Si intende per “corda” della vela la linea idealmente tracciata per unire le due estremità del profilo della vela.

VERO
FALSO


86 La concavità della vela assolve alla funzione di diminuire la resistenza all’avanzamento dell’unità.

VERO
FALSO


87 Lo spostamento del peso dell’equipaggio a bordo durante la navigazione a vela può servire a contrastare l’azione sbandante generata dal vento sulla superficie velica.

VERO
FALSO


88 Per contrastare la tendenza poggera dell’unità a vela è utile spostare i pesi verso prua.

VERO
FALSO


89 Per contrastare la tendenza orziera dell’unità a vela è utile spostare i pesi verso l’albero.

VERO
FALSO


90 È meglio evitare un’impostazione troppo poggera di un’unità perché tale impostazione limita notevolmente l’azione del timone.

VERO
FALSO


91 Un’unità in navigazione a vela con andatura di bolina, se eccessivamente sbandata sottovento, subisce un aumento della velocità e una miglior performance delle vele bordate.

VERO
FALSO


92 È meglio preferire un’impostazione leggermente orziera di un’unità a vela perché tale impostazione favorisce le prestazioni e la sicurezza a bordo.

VERO
FALSO


93 L’inclinazione verso la prua dell’albero di un’unità a vela rende la stessa tendenzialmente poggera.

VERO
FALSO


94 L’inclinazione verso la poppa dell’albero di un’unità a vela rende la stessa tendenzialmente poggera.

VERO
FALSO


95 Lascare la drizza e la base della randa aumenta la concavità della vela (grasso) e le fa assumere una configurazione adatta all’andatura in fil di ruota.

VERO
FALSO


96 L’angolo di incidenza è quello formato tra la direzione del vento apparente e quella verso cui è orientata la vela, in pratica l’angolo con cui il profilo fende l’aria.

VERO
FALSO


97 La spinta della randa è principalmente orziera, quella del genoa o del fiocco tendenzialmente poggiera.

VERO
FALSO


98 Al crescere del vento si cazzano cunningham (o la drizza randa), il tesabase, la drizza genova.

VERO
FALSO


99 Al crescere del vento è utile spostare verso prua il carrello del genoa.

VERO
FALSO


100 Negli armamenti frazionati, le sartie volanti servono a sostenere l’albero, controbilanciando lo sforzo trasmesso dalle vele allo strallo.

VERO
FALSO


101 Negli armamenti frazionati con crocette acquartierate verso poppa e paterazzo, le sartie volanti possono dare supporto all’albero ma non sono strutturali.

VERO
FALSO


102 Si intende per unità attrezzata con armo frazionato quella in cui lo strallo non è “incappellato” in testa d’albero.

VERO
FALSO


103 Si intende per unità attrezzata con armo frazionato quella il cui scafo è suddiviso in almeno tre compartimenti.

VERO
FALSO


104 Le crocette garantiscono un adeguato punto di forza e ritenuta delle scotte sul piano di coperta.

VERO
FALSO


105 Le crocette servono a tensionare le sartie che sorreggono l’albero lateralmente.

VERO
FALSO


106 La regolazione delle sartie si attua attraverso l’utilizzo del carrello della scotta.

VERO
FALSO


107 L’avvolgifiocco è una particolare galloccia dove viene avvolta la scotta sottovento del fiocco.

VERO
FALSO


108 La balumina è il lato più corto della randa, che si introduce all’interno della canaletta del boma.

VERO
FALSO


109 La ralinga della randa è il cavo cucito nel lato di inferitura per essere introdotto all’interno della canaletta dell’albero.

VERO
FALSO


110 Per “base” della randa si intende il lato libero della vela dove sono ricavate le tasche per poter introdurre le stecche.

VERO
FALSO


111 Per “angolo di scotta” della randa si intende quello compreso tra la base e la balumina, dove è agganciato il tesabase.

VERO
FALSO


112 Per “angolo di penna” della randa si intende l’angolo compreso tra la base e la ralinga ove è agganciata la trozza del boma.

VERO
FALSO


113 Per “angolo di mura” della randa si intende l’angolo compreso tra la balumina e la ralinga, posto all’estremità superiore della vela, ove è agganciata la drizza.

VERO
FALSO


114 Il fiocco consente all’unità a vela di navigare esclusivamente con angoli compresi tra i 40° e i 70° rispetto alla direzione da cui spira il vento.

VERO
FALSO


115 La randa rappresenta la vela principale di un’unità a vela, ubicata a poppavia dell’albero, e di forma triangolare.

VERO
FALSO


116 Il genoa o genova rappresenta una particolare tipologia di vela prodiera avente una superficie ridotta utilizzata in caso di condizioni meteo marine avverse.

VERO
FALSO


117 Il genoa o genova è la vela prodiera avente una superficie che non si sovrappone a quella della randa.

VERO
FALSO


118 Il genoa (o genova) oltrepassa l’albero verso poppa fino a una lunghezza generalmente pari al 50% della distanza fra l’albero e il punto di mura.

VERO
FALSO


119 Il fiocco è la vela prodiera avente una superficie che non si sovrappone a quella della randa.

VERO
FALSO


120 Lo spinnaker rappresenta la vela principale, utilizzata in particolar modo nelle andature di bolina al fine di dare maggiore potenza e superficie velica.

VERO
FALSO


121 Il gennaker è una vela asimmetrica adatta alle andature comprese tra il traverso e il lasco (60°120° dal vento).

VERO
FALSO


122 Il code 0 è una vela asimmetrica adatta alle andature con poco vento comprese tra la bolina larga e il traverso.

VERO
FALSO


123 Il code 0 è una vela inferita.

VERO
FALSO


124 Lo sloop è l’armo caratterizzato dalla presenza di un solo albero e la possibilità di issare una sola vela di prua alla volta.

VERO
FALSO


125 Il cutter è l’armo caratterizzato dalla presenza di un solo albero, armato con due fiocchi contemporaneamente.

VERO
FALSO


126 Il ketch è quell’armo caratterizzato dalla presenza dell’albero di mezzana a proravia dell’asse del timone.

VERO
FALSO


127 Tra le manovre fisse vi sono drizze e scotte.

VERO
FALSO


128 Tra le manovre correnti vi sono stralli e sartie.

VERO
FALSO


129 Il paranco di scotta assolve la funzione di demoltiplicare lo sforzo.

VERO
FALSO


130 Quello rappresentato in figura è un paranco con un rapporto 6:1.

VERO
FALSO


131 Quello rappresentato in figura è un paranco doppio con il rapporto più favorevole, il cosiddetto “fino” di 8:1.

VERO
FALSO


132 Il cunningham assolve la funzione di porre in tensione la parte prodiera bassa della randa, mediante un paranco verticale.

VERO
FALSO


133 Il tangone è il pennone sul quale è fissata la base della randa.

VERO
FALSO


134 Il winch è un particolare meccanismo costituito da due bozzelli utilizzato per moltiplicare lo sforzo di trazione esercitato sulle cime.

VERO
FALSO


135 Le scotte devono essere avvolte intorno al tamburo del winch sempre in senso orario, ponendo particolare attenzione per evitare la sovrapposizione dei “colli”.

VERO
FALSO


136 La ferramenta di bordo è costituita dall’insieme di elementi come strozzascotte, winch, arridatori e galloccie.

VERO
FALSO


137 Il polipropilene è utilizzato solo per sagole galleggianti utilizzate per il salvataggio.

VERO
FALSO


138 I grilli assumono la funzione di ridurre o sforzo di trazione sui cavi.

VERO
FALSO


139 Il carrello di randa (o trasto) è il congegno sul quale vengono date volta e bloccate le scotte della randa.

VERO
FALSO


140 La galloccia è il dispositivo con cui si fissano le draglie.

VERO
FALSO


141 La landa è il cavallotto o la piastra collocata in coperta utilizzata per fissare le sartie e gli stralli.

VERO
FALSO


142 Il golfare è il carrello del boma dove si innesta la randa.

VERO
FALSO


143 La varea del tangone è l’anello di attacco del mantiglio.

VERO
FALSO


144 La trozza è lo snodo che unisce il boma all’albero.

VERO
FALSO


145 La resistenza alla trazione rappresenta una qualità importante nelle fibre del tessuto di una vela, determinandone la stabilità trasversale.

VERO
FALSO


146 Il dacron non è un materiale correntemente diffuso per la realizzazione di vele da crociera.

VERO
FALSO


147 L’esposizione molto prolungata delle vele ai raggi solari ne determina il decadimento delle sue caratteristiche meccaniche di resistenza.

VERO
FALSO


148 Il set di vele standard di un catamarano è formato da randa, fiocco e gennaker.

VERO
FALSO


149 Il set di vele base di uno scafo armato a sloop è formato da randa e genoa (o genova).

VERO
FALSO


150 I garrocci sono gli specifici moschettoni che consentono di fissare il lato prodiero del genoa e del fiocco allo strallo di prua.

VERO
FALSO


151 La funzione del paterazzo è di regolare il vang.

VERO
FALSO


152 Cazzando il paterazzo si determina un rilevante smagrimento della parte centrale della randa.

VERO
FALSO


153 La gassa d’amante è un nodo che tende a sciogliersi facilmente.

VERO
FALSO


154 La gassa d’amante si usa per accorciare una cima.

VERO
FALSO


155 È opportuno utilizzare il nodo piano per unire due cavi aventi diverso diametro.

VERO
FALSO


156 La funzione di un nodo savoia è impedire che l’estremità di un cavo si sfili da un passacavo.

VERO
FALSO


157 Il nodo parlato è utile per fissare i parabordi alle draglie.

VERO
FALSO


158 Il nodo margherita si usa per accorciare una cima.

VERO
FALSO


159 Per lazy jack si intende una particolare drizza utilizzata per issare le vele in condizioni di emergenza.

VERO
FALSO


160 Per lazy jack si intende il sistema di sagole che aiuta a raccogliere la randa in fase di ammainata.

VERO
FALSO


161 Il feeder è il dispositivo utilizzato al fine di facilitare l’introduzione dell’inferitura del fiocco o del genoa all’interno della canaletta dello strallo cavo.

VERO
FALSO


162 Il tesabase è il dispositivo finalizzato a mantenere tesata la base del fiocco.

VERO
FALSO


163 Le manovre necessarie all’uso dello spinnaker sono scotta, spring, vang, borosa e meolo del tangone.

VERO
FALSO


164 Per braccio si intende il cavo utilizzato per manovrare e, quindi, regolare la mura dello spinnaker.

VERO
FALSO


165 Il matafione è un fiocco di rispetto utilizzato in condizioni meteo marine avverse.

VERO
FALSO


166 Per impiombatura si intende l’intreccio dei trefoli delle estremità di cavi tessili o in acciaio, al fine di unirli tra di loro o per realizzare un anello fisso a cui agganciare le ferramenta o le manovre.

VERO
FALSO


167 Per borosa si intende la parte terminale superiore dello strallo cavo che lo collega all’albero.

VERO
FALSO


168 Le sartie, sono i cavi generalmente in acciaio (ma anche in fibre tessili particolarmente tenaci), che sostengono l’albero.

VERO
FALSO


169 Il tornichetto è un congegno utilizzato per unire due cime di diverso materiale.

VERO
FALSO


170 Il vang è un sistema di ritenuta del boma di tipo regolabile che assolve a due funzioni principali: regola la flessione longitudinale dell’albero e influenza la superficie portante della vela.

VERO
FALSO


171 All’interno dell’albero si possono far passare le manovre fisse come sartie e stralli.

VERO
FALSO


172 L’avvolgiranda è un’attrezzatura che permette di riporre la randa in un gavone una volta terminata la navigazione.

VERO
FALSO


173 La regolazione dell’albero viene effettuata con l’unità all’ormeggio agendo su ogni singola manovra corrente in stretta aderenza a quanto indicato dal costruttore.

VERO
FALSO


174 Le manovre correnti sono quelle che servono a manovrare le vele, come le scotte, drizze, wang, tesa base ecc.

VERO
FALSO


175 Un winch self-tailing è un verricello elettronico comandato dalla timoneria per il quale non è necessario l’uso della maniglia.

VERO
FALSO


176 Stralli e sartie sono manovre fisse.

VERO
FALSO


177 Girando la maniglia in senso orario il winch sostiene una migliore trazione e potenza.

VERO
FALSO


178 Il motivo per cui il grillo della penna di randa è del tipo con perno di blocco è per consentire di sganciare la vela evitando che lo stesso cada in mare.

VERO
FALSO


179 La calza è una sorta di tubo di tela con il quale si raccoglie lo spinnaker o il gennaker prima di ammainarlo.

VERO
FALSO


180 Con il fiocco autovirante è necessario cazzare la scotta in virata.

VERO
FALSO


181 Con il fiocco autovirante la scotta è generalmente rinviata a una puleggia sull’albero.

VERO
FALSO


182 Con il genoa avvolgibile ridotto oltre il 30% della superficie si ha una sensibile riduzione di efficienza del profilo.

VERO
FALSO


183 L’avvolgifiocco e il moderno sistema che consente di ridurre la vela di prua senza ammainarla.

VERO
FALSO


184 Lo stopper è la manovra con cui si fissa il boma in posizione di riposo.

VERO
FALSO


185 Lo stopper è il sistema di bloccaggio che consente di strozzare una drizza.

VERO
FALSO


186 Per “sventare” si intende la manovra tesa a condurre l’unità navale con la prua al vento o a mollare le scotte, in modo che le vele non siano portanti.

VERO
FALSO


187 Per “sventare” si intende la manovra tesa a condurre l’unità navale con la poppa al vento.

VERO
FALSO


188 Con timone a barra per poggiare è necessario porre la barra del timone sopravento ossia dalla parte opposta rispetto alla randa.

VERO
FALSO


189 Con timone a barra per poggiare è necessario porre la barra del timone sottovento ossia dallo stesso lato della randa.

VERO
FALSO


190 Quando due unità navali a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con le mure a sinistra poggierà per lasciare la rotta libera a quella con le mure a dritta, passandole di poppa.

VERO
FALSO


191 Quando due unità navali a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella più lenta lascerà la rotta libera a quella più veloce, passandole di poppa.

VERO
FALSO


192 Quando due unità navali a vela navigano di bolina entrambe con le stesse mure, quella sopravento orzerà per lasciare la rotta libera a quella sottovento.

VERO
FALSO


193 Dopo aver tesato la drizza della randa, la base della stessa può essere cazzata, poco o molto, a seconda che si vogliano assumere rispettivamente andature larghe o di bolina.

VERO
FALSO


194 L’abbattuta è la manovra mediante la quale l’unità a vela cambia mure attraversando con la poppa la direzione da cui proviene il vento.

VERO
FALSO


195 La virata è la manovra per evitare un ostacolo.

VERO
FALSO


196 La virata è la manovra usata per raggiungere una meta navigando con il vento in fil di ruota.

VERO
FALSO


197 L’abbattuta si esegue quando la barca è alla massima velocità e naviga con andatura al traverso o di bolina.

VERO
FALSO


198 Per armare la randa: si collega la borosa all’angolo di mura, si tesa la base e si chiude lo stopper della scotta.

VERO
FALSO


199 Il punto di mura è posizionato sulla varea del boma.

VERO
FALSO


200 Si arma la randa cazzando il meolo, inserendo la tavoletta all’interno dell’apposita tasca posta sulla parte più alta dell’albero.

VERO
FALSO


201 Dopo aver lascato la drizza della randa, la base della stessa può essere lascata, poco o molto, a seconda che si vogliano assumere andature in bolina o bolina larga.

VERO
FALSO


202 Genoa (o genova) e fiocco si armano allo stesso modo perché hanno, in generale, lo stesso punto di mura nonché risultano inferiti al medesimo strallo.

VERO
FALSO


203 La prima operazione necessaria per issare il fiocco o il genoa (o genova) munito di garocci è fissare l’occhiello di bugna nell’apposito attacco ubicato alla base dello strallo.

VERO
FALSO


204 I garrocci di cui è munito il fiocco vanno incocciati allo strallo partendo dal punto di penna e proseguendo verso il punto di scotta.

VERO
FALSO


205 Il dispositivo solitamente utilizzato per agganciare la drizza alla penna è un moschettone impiombato alla drizza stessa.

VERO
FALSO


206 Il nodo utilizzato solitamente per fissare le due scotte alla bugna del fiocco, una per lato, è il parlato doppio.

VERO
FALSO


207 La barca viene condotta con la prua al vento al fine di consentire che il fiocco non si gonfi mentre viene issato.

VERO
FALSO


208 Lo strallo cavo offre il vantaggio di abbassare il centro velico del fiocco.

VERO
FALSO


209 La doppia canaletta di uno strallo cavo serve per facilitare la sostituzione di una vela di prua.

VERO
FALSO


210 Issare la tormentina è la manovra che può essere adottata al fine di ridurre la velocità risalendo il vento.

VERO
FALSO


211 La manovra che può essere adottata al fine di ridurre la velocità nelle andature portanti è far fileggiare la randa.

VERO
FALSO


212 La manovra denominata “mettersi in panna” serve per aumentare la velocità.

VERO
FALSO


213 La manovra denominata “mettersi in panna” consiste nel porre a collo la vela di prua lasciando la randa bordata per la bolina larga nonché ponendo il timone all’orza.

VERO
FALSO


214 La manovra denominata “mettersi alla cappa” consiste in una particolare tecnica che consente di navigare a velocità ridotta utilizzando l’ancora galleggiante filata di poppa.

VERO
FALSO


215 Per “mano o presa di terzaroli” si intende la manovra per abbassare il tangone e smagrire lo spinnaker, passando dall’andatura in fil di ruota al traverso.

VERO
FALSO


216 La “presa di terzaroli” consiste nell’ammainare completamente la randa ed issare al suo posto la randa di rispetto denominata matafione.

VERO
FALSO


217 Per “mettere a segno” le vele si intende l’avvolgerle correttamente dopo l’utilizzo in navigazione per il loro successivo pronto impiego.

VERO
FALSO


218 Il vantaggio della planata è l’aumento del dislocamento dell’unità.

VERO
FALSO


219 Quando la barca si dispone con la prua al vento le vele smagriscono disponendosi trasversalmente all’asse longitudinale dell’unità e orientandosi nella direzione di provenienza del vento apparente.

VERO
FALSO


220 La manovra denominata “strallare” consiste nel ruotare il tangone verso la parte prodiera dell’unità navale conducendone l’estremità libera in prossimità dello strallo.

VERO
FALSO


221 La manovra denominata “quadrare” consiste nel ruotare il tangone verso la parte prodiera dell’unità navale conducendone l’estremità libera in prossimità dello strallo.

VERO
FALSO


222 Per poggiare si intende variare la prua dell’unità, allontanando la prua della stessa rispetto alla direzione di provenienza del vento.

VERO
FALSO


223 Per orzare si intende variare la rotta dell’unità navale assumendo un nuovo valore di rotta opposto a quello della direzione di provenienza del vento.

VERO
FALSO


224 Per sventare si intende la manovra tesa a condurre l’unità navale con la poppa al vento.

VERO
FALSO


225 La virata e l’abbattuta sono le manovre fondamentali per cambiare mure.

VERO
FALSO


226 La virata è la manovra mediante la quale l’unità a vela si appresta ad ammainare lo spinnaker.

VERO
FALSO


227 Per poggiare è necessario porre la barra al centro.

VERO
FALSO


228 Quando due unità a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella più lenta lascerà la rotta libera a quella più veloce, passandole di poppa.

VERO
FALSO


229 Se due unità a vela navigano entrambe con stesse mura, ha la precedenza quella che si trova sottovento.

VERO
FALSO


230 Se due unità a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con mure a sinistra ha la precedenza.

VERO
FALSO


231 Se due unità navigano a vela con mure diverse (una a sinistra e l’altra a dritta), ha la precedenza chi prende il vento a sinistra.

VERO
FALSO


232 Se due unità navigano a vela con mure diverse (una a sinistra e l’altra a dritta), ha la precedenza chi prende il vento a dritta.

VERO
FALSO


233 Se due unità navigano a vela su rotte opposte, quella che ha il vento sulla sinistra deve lasciare libera la rotta all’altra.

VERO
FALSO


234 Se un’unità con il vento sulla sinistra vede un’altra unità a vela sopravento e non può stabilire con sicurezza se questa abbia il vento sulla sinistra o sulla dritta, deve manovrare in modo da lasciare libera la rotta.

VERO
FALSO


235 Navigando di bolina stretta, si può ridurre temporaneamente la velocità stingendo il vento oltre l’angolo di bordeggio.

VERO
FALSO


236 Poggiando da bolina stretta a bolina larga la barca accelera.

VERO
FALSO


237 Per ridurre lo sbandamento, si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova).

VERO
FALSO


238 Per aumentare la potenza con vento debole si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova).

VERO
FALSO


239 La “messa a segno” delle vele si ottiene quando le vele sono completamente poste a riva.

VERO
FALSO


240 Per ridurre lo sbandamento sotto raffica si muove il carrello (trasto) della randa sottovento o, in assenza del carrello, si lasca la scotta.

VERO
FALSO


241 Per assecondare una rapida poggiata per evitare un ostacolo devo lascare solo il fiocco.

VERO
FALSO


242 La ritenuta del boma è quella manovra che si può utilizzare per evitare la strambata nelle andature di granlasco e giardinetto.

VERO
FALSO


243 In caso di aumento del vento, riducendo la randa si diminuisce la tendenza orziera dell’unità.

VERO
FALSO


244 Quando si comincia a pensare se sia il caso di ridurre la vela a causa dell’eccessivo sbandamento è probabilmente il momento di farlo.

VERO
FALSO


245 È certamente opportuno ridurre la vela se la barca ha stabilmente la falchetta in acqua.

VERO
FALSO


246 La strambata è il rischio più grande che si corre navigando al gran lasco o in poppa (giardinetto).

VERO
FALSO


247 Strambata e abbattuta sono la stessa cosa.

VERO
FALSO


248 La strambata è l’abbattuta involontaria e incontrollata.

VERO
FALSO


249 Salvo le ordinanze locali, di norma è possibile entrare in un porto navigando a vela.

VERO
FALSO


250 Lascare la randa agevola la poggiata.

VERO
FALSO